Migranti: parroco Lampedusa, governo apra i porti
Palermo, 7 gen. (AdnKronos) - "Assistiamo ormai da quindici giorni al vergognoso trattenimento in mare di 49 persone, uomini, donne e bambini a bordo della #SeaWatch3 e della #SeaEye, che hanno la sola colpa di sperare e sognare il futuro. E' inaccettabile, da ogni punto di vista, che qualsiasi dibattito politico venga fatto sulla pelle di persone fragili, ferite e disarmate. Chiediamo al governo italiano di aprire i porti e di permettere alla società civile di poter accogliere senza alcuna resistenza quanti richiedono il nostro aiuto". Così il parroco di Lampedusa don Carmelo La Magra. "Rifiutiamo la logica di chi, procurando esclusivamente conflitti tra poveri, vorrebbe far passare per giustizia la prevaricazione e per sicurezza il peggiore dei nazionalismi - aggiunge - Noi sappiamo che "Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto" (At 10,34-35). La nostra coscienza, pertanto, non può in alcun modo accettare e ritenere giusta nessuna legge che vada contro questi principi; non crediamo di poter considerare legittima nessuna autorità politica, nessun suo pronunciamento che ci porti a mettere in discussione tali fondamenti della nostra vita di cittadini e cristiani".