Mezzojuso: Gip, 'Ombra metodo mafioso in minacce e violenze a sorelle Napoli' (3)
(AdnKronos) - Il magistrato usa parole dure nei confronti degli arrestati. Senza giri di parole. Il gip parla di "gravi indizi sussistenti del reato di tentata estorsione, portata a termine con mezzi che rasentano le metodiche utilizzate dalla criminalità organizzata, che non consentono più di ritenere le condotte subite dalle persone offese con singoli, slegati accadimenti, avendo le stesse persone offese fornito dei particolari che fungono da collante e forniscono una univoca chiave di lettura degli accadimenti che costituiscono piuttosto tasselli di un puzzle in cui appare evidente come la denunciante sia vittima di un disegno estorsivo finalizzato a privarla, contro la sua volontà, del possesso e della proprietà dei beni ereditati". E ricorda ancora il giudizio "di credibilità" di Irene Napoli. "La vittima - scrive il gip nel provvedimento di arresto - ha ricevuto delle inequivoche indicazioni su quello che avrebbe dovuto essere l'obbligatorio percorso da seguire per fare cesare le molestie a partire dal consiglio 'benevolo' del soggetto più influente del comprensorio per seguire con le pressioni ricevute al fine di 'ritirare' le querele coraggiosamente sporte ed evitare di 'consumare' delle persone 'per bene' accompagnate ancora dall'inequivoco riferimento al fondo, per finire con le ultime, oscure minacce ricevute dai Tavolacci e con l'ulteriore prospettazione intimidatoria sui futuri danneggiamenti che la denunciante avrebbe subito nei suoi possedimenti che sarebbero stati calpestatoi dagli animali dal giorno della semina a quello della trebbiatura". E' stato necessario il carcere per i tre indagati perché "sussiste il serio ed imminente pericolo che le tre sorelle e la madre siano fatte oggetti di violenza fisica, anche estrema, e la loro azienda, sia ancora più gravemente danneggiata se non distrutta in assenza di idonee misure cautelari da applicare agli indagati".