Migranti: garante infanzia Palermo, 'aberrazione lasciare minori in mare'
Palermo, 26 gen. (AdnKronos) - (di Rossana Locastro) "Lasciare i ragazzini in mare è un'aberrazione, una punizione disumana. In ogni caso se i minori si trovano in acque territoriali italiane vanno fatti scendere. Non ci sono alternative. Lo prevede la legge e ogni disposizione contraria è una violazione delle norme. La legge 176 del 1991, che è la ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, parla chiaro: i ragazzi vanno protetti e il ministro non può dire 'hanno 17 anni e sei mesi' perché in base a quanto previsto dalla Convenzione i bambini sono tali da 0 a 18 anni. Quando avranno 18 anni e un giorno, allora, si potranno applicare altre leggi". A dirlo all'Adnkronos è Pasquale D'Andrea, garante per l'Infanzia del Comune di Palermo, a proposito della vicenda della Sea Watch 3 e dei 47 migranti, tra cui molti bambini, soccorsi dalla nave della Ong ormai da diversi giorni e da ieri bloccati a poco più di un miglio dalla costa di Siracusa. La Procura dei minorenni di Catania ha aperto un fascicolo contro ignoti e ha chiesto lo sbarco immediato dei ragazzi non accompagnati. "Se sulla nave ci fossero i loro figli i nostri parlamentari che farebbero - chiede D'Andrea -? Questo è il punto su cui bisogna ragionare e farlo è responsabilità di ognuno di noi. Stiamo togliendo a questi ragazzi ogni possibilità di sognare, hanno affrontato orrori di ogni tipo nella loro breve vita. Adesso finalmente vedono una possibilità di salvezza ma noi gliela neghiamo. E' un'immagine drammatica, disumana. Fino a quando continueremo a parlare di norme? Fino a quando metteremo davanti all'umanità la burocrazia? Fino a quando legheremo la crescita e la tutela di questi bambini a un pezzo di carta?".