"Like a campagne d'odio sui social? Devi confessarti"
Roma, 7 mar. (AdnKronos) - I 'like' alle campagne di odio sui social? Sono un vero e proprio peccato da confessare al sacerdote in confessionale. Nell'era dei social anche la Chiesa interviene per arginare le campagne di odio e insulto che corrono sul web in maniera incontrollata. E così mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli, in tempo di Quaresima ha lanciato il suo specialissimo appello ai cristiani. "Capiamo l'invito del Vangelo a non fare le cose per essere ammirati, apprezzati e riconosciuti dagli altri. Non è detto che tutto ciò che è condiviso e apprezzato sia sempre il bene. Basta vedere quanto facilmente si condividono sui social giudizi e parole sprezzanti, insulti, cattiverie", ha detto Spreafico. Ebbene, ha osservato il presule nella celebrazione per il quaresimale delle Ceneri, "quel 'mi piace' a un insulto o a una cattiveria, per noi cristiani è un peccato che va riconosciuto e confessato. Elemosina, preghiera e digiuno sono le scelte che ci accompagneranno in questo tempo per condividere il bene e non il male, la bontà e non la cattiveria, per vivere nell'umiltà e non nella prepotenza dei gesti e delle parole".