'Fiori senza destino', le vite ai margini dei bambini del Cep
Palermo, 26 mar. (AdnKronos) - C'è Rosy che ha undici anni ma "il dottore dice che ne ho sette". E' grossa perché ha sempre voglia di mangiare per la noia. La madre non si prende cura di lei perché si deve occupare del fratellino malato. A scuola la prendono tutti in giro. E un giorno le compagne di classe, Sciaron, scritto proprio così, e Cettina, la accompagnano in bagno con una scusa, le fanno abbassare gli slip e "le infilano il mocio nelle parti intime". Sciaron è bionda ed è stata bocciata a scuola. Lei pensa di essere stata bocciata "perché sono invidiosi, perché rispondo sempre ai professori". Mentre Rosalia è mora. Le chiamano le 'veline', le due ragazze più popolari della scuola. Un grande parallelepipedo anonimo, chiuso da una cancellate zincata e circondata da piastre. La scuola media del Cep, acronimo di Centro edilizia popolare, un quartiere dove non ci sono giochi, ma soprattutto dove, spesso, non c'è ascolto. Sono loro, i bambini del Cep, i protagonisti dell'opera prima di Francesca Maccani, insegnante di origine trentine che vive da quasi dieci anni a Palermo. 'Fiori senza destino' (Casa editrice Sem, 138 pagg., 15 euro), in libreria da pochi giorni, è un romanzo a racconti durissimo, a tratti crudele. Racconta le storie di alcuni piccoli alunni della scuola del Cep che non conoscono la parola affetto, neppure la parola amore. A vegliare su di loro c'è Sara, la giovane docente arrivata dal Trentino che all'inizio non capisce neppure la loro lingua. Sara assiste impotente agli abusi che alcuni dei bambini subiscono in silenzio, tra le mura domestiche. Altri sono costretti a condividere la casa, persino il bagno, con gli uomini che la madre, prostituta di professione, fa venire in casa. Storie che fanno male, dal bullismo alle violenze domestiche, alle corse clandestine a cui è costretto un bambino che di giorno si addormenta in classe. Francesca Maccani ha dato voce con coraggio ai ragazzi e alle ragazze del Cep di Palermo. E ne ha fatto un libro doloroso ma necessario. Il libro è ambientato al Cep di Palermo ma in realtà potrebbe essere ambientato nella periferia di una qualsiasi altra grande metropoli. I giovani protagonisti raccontano le loro storie in prima persona. "Per chi nasce sulla terraferma - scrive Maccani nel libro - non è facile adattarsi a questo senso ineluttabile di imminente naufragio, e si rimane contagiati da un sentimento del vivere come di chi non vorrebbe vivere, da questa consapevolezza di essere in prestito. La tragedia in Sicilia non è retaggio greco, è la rassegnazione del naufrago che sa che l'acqua lo circonda da ogni lato e che di solito vince". Il libro 'Fiori senza destino' verrà presentato domani pomeriggio, alle 18.30, alla libreria Modusvivendi Palermo. Con l'autrice dialogherà la giornalista Adnkronos Elvira Terranova. L'attrice Stefania Blandeburgo leggerà brani del libro.