Migranti: Casarini ai pm, 'salvare vite in mare è dovere o atto criminale?'
Palermo, 2 apr. (AdnKronos) - "Salvare in mare vite umane che sono in pericolo e che è lasciata a se stessa è un atto criminale oppure un dovere civico?". E' quanto ha risposto Luca Casarini ai pm di Agrigento che lo stanno interrogando da questa mattina negli uffici della Procura della città dei Templi. Il capo missione della nave Mare Jonio è indagato per concorso in favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e mancato rispetto dell'ordine di arrestare l'imbarcazione da parte di una nave da guerra insieme con il comandante della nave Pietro Marrone. La scorsa settimana, Luca Casarini era stato ascoltato dai pm a Lampedusa, ma l'interrogatorio era stato interrotto perché il Procuratore aggiunto Salvatore Vella e la pm Cecilia Baravelli gli avevano contestato i reati iscrivendolo nel registro degli indagati. Luca Casarini si è presentato in procura accompagnato dal suo legale, l'avvocato Fabio Lanfranca. Dopo una breve pausa pranzo, l'interrogatorio è ripreso pochi minuti fa. Il capo missione della nave di Mediterranea ha iniziato l'interrogatorio, come apprende l'Adnkronos, affermando di "volere fare chiarezza". I magistrati, coordinati dal Procuratore Luigi Patronaggio, indagano sul caso della nave della Ong Mediterranea Saving Humans, che si è avvicinata alla costa di Lampedusa nonostante un iniziale divieto della Guardia di finanza. I 49 migranti a bordo erano poi scesi dalla nave che era stata sequestrata ma nei giorni scorsi la Procura l'aveva dissequestrata.