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Mafia: Palermo, Prefettura adotta quattro interdittive antimafia

AdnKronos
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Palermo, 9 mag. (AdnKronos) - Quattro interdittive antimafia sono state adottate dal Prefetto di Palermo Antonella De Miro nei confronti di quattro ditte. Si tratta delle imprese 'Kaffeina srl', 'Torrefazione Caffeina' e la ditta individuale di Salvatore Arcuri, i cui titolari risultano coinvolti nell'operazione di Polizia denominata “Atena”, eseguita il 12 marzo scorso dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, e risultano indagati per vari reati, "con l'aggravante di aver operato al fine di avvantaggiare l'organizzazione mafiosa cosa nostra e, in particolare il mandamento mafioso di Porta Nuova". Dal provvedimento giudiziario che ha portato all'arresto di 32 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di aver fatto parte di Cosa nostra, "si ricavano intercettazioni ambientali da cui emerge che Francesco Arcuri, anch'egli arrestato ed indagato per il reato associativo mafioso, si avvaleva delle imprese, raggiunte da provvedimenti interdittivi, quale mezzo per imporre le forniture di caffè a diversi noti bar della città di Palermo a scapito di altre aziende", dice la Prefettura. Raggiunta da interdittiva antimafia anche la Expo Sicilia Soc. Coop., che gestiva il pub denominato “Great House 67”, poi divenuto Goya Restauranta, con sede a Palermo in via Quintino Sella, formalmente intestata alla figlia di Vito Seidita già destinatario di misura di prevenzione personale e patrimoniale, arrestato nella stessa operazione “Atena” e che intercettazioni ambientali "indicano avere rapporti di interesse economico con elementi di spicco di Cosa nostra, tra questi Cosimo Vernengo inteso “Ghiaccio” ed il boss Paolo Calcagno, per un periodo al vertice del mandamento mafioso di Porta Nuova, interessati alla restituzione di somme di denaro". "L'adozione delle interdittive antimafia si rivela ancora una volta determinante strumento di difesa dell'ordine pubblico economico e conferma la importante efficace correlazione tra i provvedimenti giudiziari e l'attività di prevenzione amministrativa antimafia affidata ai Prefetti", si legge in una nota del Prefetto Antonella De Miro. I provvedimenti prefettizi adottati sono stati comunicati al Sindaco di Palermo e alla Camera di Commercio e comportano la revoca delle autorizzazioni rilasciate a cura degli organi competenti nonché l'annotazione nell'albo camerale.

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