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Caporalato: Gdf Trapani, 'in caso di infortuni divieto per i braccianti di andare in ospedale'

AdnKronos
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Palermo, 14 mag. (AdnKronos) - Nonostante le ferite, anche gravi agli arti superiori o agli occhi, alcuni dei braccianti agricoli, vittime dei caporali scoperti dalla Guardia di Finanza a Trapani, "sono stati costretti a non ricorrere alle cure mediche e, quasi sempre, a continuare il proprio turno di lavoro". E' quanto hanno scoperto gli investigatori che hanno scoperto un giro di sfruttamento di braccianti agricoli stranieri nel trapanese, dove i finanzieri del Gruppo Trapani hanno eseguito quattro provvedimenti cautelari di obbligo di dimora nei confronti di tre persone di nazionalità italiana ed un rumeno, appartenenti ad un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento di braccianti agricoli di nazionalità rumena, indagati per il reato di Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. "Allorquando alcuni di essi, a causa della gravità delle ferite riportate, si presentavano presso i presidi ospedalieri per le cure del caso, venivano minacciati e costretti a mentire sulle cause dell'infortunio per salvaguardare il posto di lavoro", dicono le Fiamme gialle. "Tutto ciò in totale violazione delle normative in materia di contratti collettivi di lavoro, sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro, con evidenti vantaggi economici per gli indagati che riuscivano a fare concorrenza sleale verso gli altri lavoratori in specie italiani", spiegano ancora. L'operazione in rassegna "conferma che un crescente numero di lavoratori provenienti da Paesi europei, come Romania e Bulgaria, viene sfruttato da disonesti datori di lavoro i quali approfittano del loro diritto di circolare e lavorare liberamente nei Paesi dell'Unione europea per occuparli irregolarmente, senza tuttavia incorrere nelle sanzioni penali previste per l'impiego di stranieri extracomunitari. Il servizio in parola fa parte del complesso di attività ed iniziative che la Guardia di Finanza dispiega a tutela del mercato del lavoro per contrastare, in particolare, le più gravi forme di prevaricazione e sfruttamento in danno dei lavoratori dipendenti, specialmente di quelli che si trovano in condizioni di particolare debolezza o bisogno, anche a salvaguardia dell'interesse degli imprenditori onesti".

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