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Rifiuti: Clini, 'Roma non ha capacità di gestire ciclo' (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Il Piano per Roma del 2012 fissava degli obiettivi precisi che puntavano al 50% di raccolta differenziata nel 2014, il 60% nel 2015 e il 65% nel 2016. Nel contratto di servizi tra Campidoglio e Ama (2019-2021), firmato ad aprile, gli obiettivi della raccolta differenziata dei rifiuti sono stati fissati al 50% nel 2019, 55% nel 2020 e 70% nel 2021. E oggi la situazione a Roma e nel Lazio è simile a quella che c'era anni fa. "Tutte le parti coinvolte hanno firmato il Piano nel 2012. Erano felici e contenti e poi se ne sono sbattuti", rileva Clini. "Nel 2016 scrissi una lettera alla sindaca di Roma, Virginia Raggi ricordando gli impegni che erano stati stabili ma non se né accorto nessuno", sottolinea l'ex ministro dell'Ambiente. "I problemi che ci sono oggi sono quelli che c'erano nel 2011 e quando fu nominato il Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti. Roma non ha la capacità di gestire il ciclo dei rifiuti. Servono impianti". La raccolta differenziata, aggiunge, "serve ma ci vuole anche un ciclo industriale come avviene, ad esempio, nelle regioni del Nord Italia. Il problema vero che c'è oggi a Roma non riguarda solo il Comune ma anche la Regione che deve pianificare. Si deve prendere le proprie responsabilità con il rischio di essere impopolari per mettere insieme una filiera industriale per gestire i rifiuti". L'Ama, rileva l'ex ministro dell'Ambiente, "ha fatto tre bandi di gara che prevedono un costo intorno ai 160 euro a tonnellata per mandare via rifiuti. Pagherebbe anche di più per fare in modo che vadano via. Basta pensare che a Brescia, ad esempio, il costo dello smaltimento è di circa 40 euro a tonnellata. A Napoli è addirittura intorno ai 200 euro a tonnellata. Costi elevati se si pensa che il grano costa 70 euro a tonnellata".

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