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Delusione al festival Tav: "Non ci sono governi amici"

Tav

AdnKronos
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Venaus, 27 lug. (AdnKronos) - La notizia che l'Italia ha inviato ieri sera alla Ue la lettera con cui conferma l'intenzione di proseguire nella realizzazione della Torino-Lione non è stata accolta bene a Venaus tra i partecipanti al Festival dell'alta felicità che alle 13.30 si ritroveranno al punto di informazioni per prendere parte al corteo contro la Tav. "I cinquestelle ci hanno voltato le spalle - spiega Laura D'Aniello, studentessa di Lingue - avevano detto una cosa sulla Tav e ora ne fanno un'altra. Un atteggiamento vergognoso". "Ci sentiamo traditi - ribatte Giuliano Verdicchio, 28 anni, che per partecipare al Festival è arrivato ieri sera a Venaus con la fidanzata dalla Sicilia -. Io credo a questa battaglia perché degli amici mi hanno spiegato quanto è dannosa la Tav. E ho votato Cinquestelle pensando anche a questa situazione che dura da anni ma sono deluso perché alla fine per il Sud il Governo non fa niente, per la Tav ha fatto decidere a Salvini". Maria Padovano, invece, 45 anni, ha portato con sé anche sua figlia di 4 anni. "Sono venuta qui - spiega - perché la Tav non ci serve. La Val di Susa deve restare com'è, non ci interessano i soldi ma la Valle deve essere salvata e abbiamo capito che il Governo ha preso una posizione che non ci aspettavamo, quindi dobbiamo lottare ancora più di prima". Intanto, nell'accampamento che ieri sera si è riempito ancor di più di tende, sono spuntati anche dei cartelli che chiariscono il gelo dei partecipanti nei confronti dei Cinquestelle. "Non ci sono governi amici", recita uno dei cartelli.

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