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Mafia: pentito Contorno, 'Michele Greco è un grande infamone, come suo padre'

AdnKronos
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Palermo, 27 set. (AdnKronos) - "Michele Greco è un grande 'infamone' perché, non so se l'avete letto, l'ho pubblicato sui giornali, suo padre era un infame. Ho portato fuori questa storia proprio per far capire a tanta gente le cose che non sanno, perché ci sono degli atti che parlano e sarebbe bello poterli pubblicare e la gente, la gioventù di oggi potrebbe sapere che Michele Greco è il figlio di un infame. Diciamo infame nel termine proprio di Cosa Nostra". E' lo sfogo del pentito dio mafia Salvatore Contorno davanti alla Commissione nazionale antimafia del 9 agosto 1989. Quando l'allora deputato Luciano Violante gli chiede: "Mi spiega che cosa vuol dire?", lui replica: "Secondo Cosa Nostra, quando uno ha una sorella che ha fatto qualche brutta cosa nella gioventù, o la madre, o un fratello ha fatto una denuncia perché gli hanno rubato la bicicletta, o la macchina, in Cosa Nostra, in quei tempi, quando ci sono entrato io, non si poteva entrare. Ora la storia di Michele Greco ho voluto pubblicarla sui giornali per farla conoscere al pubblico e alla gioventù che si appoggiava a Michele Greco come personaggio importante, che suo padre era un infame e che lui era figlio di un infame, perché negli anni '50 successe una lite fra i Greco di Ciaculli e i Greco di Croceverde Giardino. In questa lite ci scappò un morto il fratello di Michele Greco".

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