Mafia: Antoci e la 'controrelazione' all'Antimafia, 'contro me gioco sporco di mascariatori' (3)
(AdnKronos) - "So bene che ci sono tanti attentati per il quali da tanti anni si aspetta di sapere mandanti ed esecutori, non pretendo che per me accada subito. Ho piena fiducia in magistratura e forze dell'ordine ma certamente mi auguro che qualcuno possa parlare, mi auguro che, per esempio, quella intercettazione dove Karra, uno degli indagati, dice: ”condanno gli altri io…. mi butto pentito….. che minchia me ne fotto… io adesso vado e faccio il pentito… oltre il Cd che faccio, il pentito faccio…” - scrive ancora Antoci - Negli atti di indagine si legge: “Emerge in modo inequivocabile che Karra sia al corrente di fatti, ovviamente costituenti reato, al momento di natura sconosciuta, ma che potrebbero verosimilmente riguardare gli avvenimenti inerenti l'agguato dello scorso 18 maggio”. Spero proprio si convinca a parlare". "Altro che “attentato stravagante”, altro che “eventuale messa in scena”, altro che “opacità”, altro che “mancanza di movente”. Tutto è chiaro almeno che non si voglia continuare a mascariare e a depistare ma su questo nessuno si illuda, dedicherò, soprattutto a questo, tutte le mie massime energie per accertare le loro responsabilità alla pari di mandanti ed esecutori di quella notte. Ma è corretto ed opportuno che coloro che pensano di stare al gioco dei mascariatori dovranno palesarsi con nome e cognome dicendo come la pensano e assumendosene le responsabilità. Le prime condanne per diffamazione sono già arrivate così come i primi rinvii a giudizio. Io su questo non mi fermerò, lo devo a quello che accaduto, lo devo alla mia famiglia, lo devo a quei valorosi uomini della Polizia che mi hanno salvato la vita, lo devo soprattutto al concetto di giustizia e di verità… lo devo anche a me stesso…". "Mi aspettavo caro Presidente un intervento della Commissione ancora prima di oggi, mi aspettavo e mi aspetto ancora un Vostro intervento per far venire fuori quei “zelanti mascariatori prodighi di comunicazione e pronti a inoculare sospetti in ogni occasione” di cui parla il Capo della Polizia Prefetto Gabrielli che ancora sulla vicenda dice: “Nel nostro paese abbiamo la capacità di continuare a farci del male, come ha dimostrato il caso Antoci, con accuse di fake dopo l'attentato, come se fosse stata una messinscena”.