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Spagna: Lega, non si possono mettere in carcere le idee

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AdnKronos
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venezia, 15 ott. (Adnkronos) - “Piena solidarietà ai leader indipendentisti della Catalogna, condannati ieri dalla Corte suprema spagnola con l'accusa di sedizione e appropriazione indebita per essersi fatti portavoce delle idee del proprio popolo e, su mandato degli elettori, essersi posti alla guida di Barcellona e della sua gente fino ad aver proclamato, a seguito del referendum dell'ottobre 2017, l'indipendenza della Catalogna. Il governo spagnolo deve capirlo: non può mettere in galera le idee e la libertà di espressione”. Così Riccardo Barbisan, Vicepresidente del gruppo Lega in Consiglio regionale del Veneto, esprime la sua vicinanza ai membri del governo catalano colpiti ieri dalla sentenza di condanna. “Quanto accaduto in Spagna è un fatto inaudito - continua Barbisan - e l'Europa dovrebbe prendere una posizione forte al riguardo. La volontà del popolo è stata ancora una volta calpestata con violenza. Proprio per sottolineare la nostra solidarietà con i colleghi catalani che hanno, ad oggi, già scontato due anni di carcere, oggi i gruppi consiliari della Lega e di Zaia Presidente hanno organizzato una protesta in Aula, nel corso della seduta del Consiglio regionale, avvicinando le aspettative tradite dai governi liberali del popolo catalano a quelle dei Curdi, vittime oggi del comportamento criminale della Turchia”.

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