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Mafia: Violante, 'per Procuratore Giammanco rapporto mafia e appalti era inconsistente'

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AdnKronos
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Palermo, 4 nov. (Adnkronos) - Il rapporto tra mafia e appalti del Ros dei Carabinieri del 1991 "era inconsistente". Così lo avrebbe definito, nel corso di un incontro, l'ex Procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco con Luciano Violante, che non era ancora stato nominato Presidente della Commissione antimafia. A raccontarlo in aula, per la prima volta, è lo stesso ex Presidente della Camera Violante, nel corso della sua deposizione nel processo d'appello sulla trattativa Stato-mafia. "Il Procuratore Giammanco mi chiese di incontrarci prima delle stragi (del '92 ndr)- dice Violante - Più volte mi chiese di incontrami e cercava di illuminarmi sulla inconsistenza di quel rapporto (Mafia e appalti ndr)". "Io poi chiesi al generale Mori a che punto fossero le indagini - dice ancora Violante - e lui mi parlò della bontà di investigazione". Sotolinea anche di non avere mai incontrato "Giammanco in ufficio, era lui che veniva a trovarmi". "Mi colpiva l'insistenza del Procuratore di definire quel rapporto privo di fondamento". Il rapporto Mafia-Appalti è l'indagine del Ros dei Carabinieri sul sistema di infiltrazione di Cosa nostra nelle commesse pubbliche in Sicilia, depositata al giudice Giovanni Falcone nel febbraio del 1991.

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