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Ricerca: industria finanzia fino a 95% studi clinici, pubblico solo 4%

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AdnKronos
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Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) - In Italia gli studi clinici sono sostenuti, fondamentalmente, dall'industria privata. Tra il 90% e il 95% della spesa è oggi a carico delle aziende. Nel 2017, sul totale di circa 753 milioni, la quota a carico dello Stato (attraverso Aifa e ministero della Salute) è addirittura scesa al minimo storico dell'1%, mentre il contributo delle aziende è salito al 95,86%. In media, però, negli ultimi cinque anni (2014-2018) le imprese hanno finanziato il 92% della ricerca clinica mentre il contributo pubblico è stato del 4%. Sono i dati contenuti nel Libro Bianco "Il valore della ricerca clinica indipendente in Italia", realizzato dalla Fondazione Fadoi (Federazione dei dirigenti ospedalieri internisti) e dalla Fondazione Roche, in collaborazione con Sda Bocconi, presentato oggi a Roma. "Come Cergas Bocconi - ha spiegato Claudio Jommi, dell'università milanese che ha condotto lo studio sulla composizione del finanziamento contenuto nel libro bianco - abbiamo stimato l'entità complessiva del finanziamento della ricerca clinica, escludendo quella pre-clinica e quella sanitaria. Il primo dato è che la ricerca clinica ha avuto un finanziamento medio annuo di circa 750 - 800 milioni negli ultimi 5 anni. E che l'industria farmaceutica finanzia circa il 90% di questa spesa". Il Libro bianco sottolinea inoltre che, nel settore della ricerca medica, le collaborazioni, anche mediante partnership pubblico-privato sono assai diffuse, e consentono di raggiungere obiettivi difficilmente ottenibili in altro modo. Per gestire i conflitti di interesse, conclude il libro bianco, è necessaria la massima trasparenza, favorita magari da registri online pubblici. "La ricerca è al centro di molte delle attività che Fondazione Roche sostiene con forte impegno, non solo sotto forma di finanziamenti per la comunità scientifica, ma anche attraverso iniziative di formazione e informazione per far comprendere quanto condurre una ricerca di qualità sia prezioso per i giovani, per gli scienziati, per i pazienti e per l'intero Paese - afferma Mariapia Garavaglia, presidente di Fondazione Roche - pertanto siamo convinti che promuovere una giusta e sana collaborazione tra pubblico e privato possa fare la differenza in quanto garantisce benefici a livello sia economico, sia di soluzioni sempre più efficaci per la salute del nostro Paese".

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