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Mafia: Processo trattativa, il silenzio di Berlusconi davanti ai giudici/Adnkronos (3)

AdnKronos
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(Adnkronos) - A questo punto, sono le 11.19, è il turno di Berlusconi. Che entra in aula, accompagnato da una nutrita scorta. L'ex premier si siede e annuncia il suo silenzio. Non parlerà. Non risponderà alle tante domande della difesa di Marcello Dell'Utri, suo grande amico ai tempi della Fininvest, ma anche grandi amici in politica con Forza Italia. Berlusconi è in aula da 'teste assistito'. Perché nei mesi scorsi la sua difesa ha presentato un certificato che attesta che alla procura di Firenze c'è da due anni una nuova indagine sui mandanti occulti delle stragi del 1993, che riguarda proprio Berlusconi e Dell'Utri. Lui, Dell'Utri, non è venuto. Si trova ai domiciliari in attesa di finire di scontare la pena per concorso esterno in associazione mafiosa. Mentre in primo grado nel processo trattativa era stato condannato a 12 anni di carcere. E' rimasto nella sua casa di Milano con la moglie Miranda. Era stata lei, di recente, quando si era saputo che Berlusconi non avrebbe risposto ai giudici, a dire all'Adnkronos: “È meglio che non parlo – disse Miranda Ratti all'AdnKronos, il 24 settembre scorso - meglio che non dico quello che penso. Ricordo solo che la testimonianza di Berlusconi era stata ritenuta decisiva persino dalla Corte di assise d'appello di Palermo. Qui c'è la vita di Marcello in gioco”. E oggi Berlusconi ha ufficializzato il silenzio annunciato. "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere". Ma di cosa avrebbe dovuto parlare Berlusconi? Quando a luglio la Corte d'assise aveva accolto la richiesta della difesa Dell'Utri, dispose la citazione di Berlusconi per riferire "quanto sa a proposito delle minacce mafiose subite dal governo da lui presieduto nel 1994 mentre era premier".

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