Mafia: Processo trattativa, il silenzio di Berlusconi davanti ai giudici/Adnkronos (4)
(Adnkronos) - I giudici, nelle motivazioni della sentenza di primo grado, avevano scritto che "con l'apertura alle esigenze dell'associazione mafiosa Cosa nostra, manifestata da Dell'Utri nella sua funzione di intermediario dell'imprenditore Silvio Berlusconi nel frattempo sceso in campo in vista delle politiche del 1994, si rafforza il proposito criminoso dei vertici mafiosi di proseguire con la strategia ricattatoria iniziata da Riina nel 1992". Inoltre, si legge, che nonostante non vi sia “prova diretta dell'inoltro della minaccia mafiosa da Dell'Utri a Berlusconi, perché solo loro sanno i contenuti dei loro colloqui, ci sono ragioni logico-fattuali che inducono a non dubitare che Dell'Utri abbia riferito a Berlusconi quanto di volta in volta emergeva dai suoi rapporti con l'associazione mafiosa Cosa nostra mediati da Vittorio Mangano”. Oggi il silenzio di Berlusconi. Che, prima di lasciare il bunker, chiede di potere stringere la mano ai suoi legali, Franco Coppi e Niccolò Ghedini. Ma non c'è stata alcuna stretta di mano con i due pg.