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Mafia: Contrada, 'investigatori impreparati per stragi '92, Tinebra mi chiamò per un aiuto' (2)

AdnKronos
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(Adnkronos) - "Nel corso dell'incontro con Tinebra gli espressi la mia opinione sulla strage e gli dissi che a Palermo, negli ultimi 20-30 anni, tutti i delitti e le stragi avvenute con esplosivi facevano capo alla famiglia Madonia. Cioè dagli anni Settanta in poi. Parlavo della esperienza professionale di 20 anni a Palermo di Polizia giudiziaria, non in base ad elementi di indagini che avevo svolto", dice Contrada. "Comunque, gli dissi di indirizzare le indagini verso i Madonia perché che la famiglia fosse implicata era una mia opinione che poi si è rivelata non destituita di fondamento. Tanto è vero che nei vari processi conclusi con sentenza per le stragi ci sono sempre i Madonia, come anche nella strage Borsellino. Oppure nell'attentato per l'Addaura o della strage Chinnici. Questo è stato il mio apporto alle indagini...". Sottolinea poi di "non avere mai svolto indagini" sull'ex collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino. Mentre sui falsi pentiti, tra cui lo stesso Scarantino ma anche gli altri due imputati, Calogero Pulci e Andriotta, spiega: "Non lo so perché hanno detto il falso, non so perché questi individui si sono determinati a dire cose non vere. So solo che la gestione di un criminale mafioso cosiddetto pentito o collaboratore di giustizia è una attività molto difficile e delicata e deve essere condotta da persone che hanno competenza notevole in materia di mafia e antimafia, una conoscenza del fenomeno di uomini e di cose. Altrimenti si può incorrere in gravissimi errori. Questa è la mia opinione, non può essere affidata a persone, e parlo sia di forze dell'ordine che della magistratra che non sono in possesso di questa particolare competenza. E' una conoscenza, che si acqusisce sul campo, non attraverso lo studio di atti o di libri. E' un'attività che deve essere svolta da investigatori".

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