Mafia: processo Capaci bis, pentito Riggio tra servizi segreti e verbali spariti/Adnkronos (4)
(Adnkronos) - L'udienza è iniziata con un colpo di scena. I legali dei boss mafiosi Salvatore Madonia e Vittorio Tutino hanno ricusato la Corte d'assise d'appello, perché è la stessa composizione della Corte che venerdì scorso ha emesso la sentenza d'appello per il Borsellino quater. Alla fine dell'udienza i due imputati hanno preso la parola e lo hanno detto direttamente alla Presidente, Andreina Occhipinti. "Il 16 novembre 2019 tramite l'ufficio matricola - dice Madonia collegato in videoconferenza dal carcere - ho fatto istanza di ricusazione per cui volevo invitare la corte di astenersi. Inoltre reitero la nomina all'avvocato Flavio Sinatra". Lo stesso fa dopo pochi minuti anche il boss Vittorio Tutino, anche lui imputato nel processo. "Chiedo a lei e al signor giudice a latere di astenersi da questo procedimento - dice Tutino - per quanto riguarda la mia posizione, inoltre intendo inoltrare la procura speciale al mio difensore l'avvocato Flavio Sinatra". La Presidente ne hah preso atto e ha annunciato che la decisione verrà presa in seguito. Pietro Riggio ha poi raccontato alcuni aneddoti sul boss mafioso Bernardo Provenzano. "Tra il 2002 e il 2003" l'allora boss mafioso latitante Bernardo Provenzano, arrestato nel 2006, si sarebbe interessato della 'messa a posto' per i lavori di metanizzazione in alcuni paesi del palermitano. "Era stato fatto l'appalto per il gas che si fece in otto paesi della provincia di Palermo, da Cerda a Valledolmo, da Alia a Roccapalumba. Io ero in contatto con la dottoressa Brancato della Gas spa che avevo conosciuto con il commercialista Lapis", racconta il collaboratore di giustizia. "Fui incaricato dalla stessa dottoressa Brancato - prosegue Riggio - al fine di 'mediare' per la messa a posto per i paesi che si stavano metanizzando, affinché non succedesse niente. Si trovavano destabilizzati . Io feci presente la cosa ad Angelo Schillaci, ma dopo un mese arrivò la risposta di Bernardo Provenzano che mi disse che io mi dovevo mettere da parte e che ci avrebbero pensato i responsabili di ogni paese per la messa a posto per la metanizzazione". Poi ha parlato anche dell'appalto "per realizzazione diga Blufi che si trova vicino a Caltanissetta". "Fui costretto a interessare Bernardo Provenzano per quanto riguarda la fornitura di inerti - dice - Mi era arrivata una 'ambasciata' da Angelo Schillaci che teneva i rapporti con Provenzano. Il trasporto degli inerti li doveva fare una ditta di Bagheria. Io sono rimasto basito, come mai una ditta di Bagheria potesse portare gli inerti a Blufi . Questa cosa mi ha allarmato. Scrissi una lettera che consegnai nelle mani di Angelo Schillaci che la trasmise a Provenzano e dopo un mese ricevetti la risposta". Il processo è stato rinviato al prossimo 29 novembre per proseguire la deposizione del pentito Riggio.