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Mafia: pentito Riggio, 'su Capaci non ho parlato prima perché oggi sarei un uomo morto...'

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AdnKronos
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Caltanissetta, 29 nov. (Adnkronos) - "Non ho parlato prima della strage di Capaci perché, purtroppo, ho avuto modo di conoscere il sistema dall'interno e se io ne avessi parlato prima oggi sarei un uomo morto...". A rivelarlo in aula è il collaboratore di giustizia Pietro Riggio, deponendo in videoconferenza al processo Capaci bis di Caltanissetta. "Quando ho redatto i verbali, in uno dei verbali, nell'ottobre 2008, ho citato un fatto ben preciso in cui ho fatto il nome del colonnello Pellegrini da lì è emerso uno spaccato". "Non fu frutto di fantasia, io ho fatto ritrovare anche la corrispondenza epistolare con i soggetti nominati", dice il collaboratore. E poi aggiunge: "Io non faccio il bagno con i pescecani, altrimenti mi mangiano. Mentre se non ci sono i pescecani faccio il bagno, io lo dico con dati di fatto". E poi cita il pm di Firenze Gabriele Chelazzi, che nel frattempo è deceduto, "che mi disse: 'Stai attento a parlare e se lo devo fare, fallo solo con la Procura di Firenze'. Ecco perché quando decisi di parlare scrissi alla Procura di Firenze".

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