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Terrorismo: Venezia, espulso albanese radicalizzato

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AdnKronos
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Venezia, 5 dic. (Adnkronos) - La Digos Distrettuale di Venezia in collaborazione con la Digos e con l'Ufficio Immigrazione della Questura di Treviso, ha eseguito l'espulsione emessa dal Prefetto di Treviso a carico di un albanese, Florian Saraci, ritenuto pericoloso per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il 7 febbraio scorso il Tribunale di Treviso ha condannato infatti il cittadino straniero alla pena della reclusione di un anno per il reato di atti persecutori. La sentenza è stata confermata anche dalla Corte d'Appello di Venezia lo scorso novembre. Lo straniero era stato “seguito” dalla Digos lagunare fin dal 2017 quando, nell'ambito della consueta attività di monitoraggio informativo svolta anche nei confronti delle associazioni di stranieri nella provincia di Venezia ed in quelle limitrofe, era emerso il sospetto che il soggetto avesse posto in essere un processo di radicalizzazione; ipotesi peraltro supportata da un'importante trasformazione fisica posta in essere rispetto al periodo nel quale era arrivato in Italia: l'uomo, infatti, aveva lasciato crescere una folta barba, tratto comune della religione salafita. L'attività info-investigativa della Digos di Venezia ha permesso di riscontrare che, parallelamente ad un cambiamento caratteriale, Saraci aveva mostrato anche una progressiva regressione nei rapporti interpersonali di lavoro, evitando in particolare di relazionarsi con le colleghe se non obbligato, fino ad arrivare a rassegnare le dimissioni nel marzo 2018.

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