Mafia: arresti Messina, ordinanza 'da ex pentiti potere nefasto, aspiravano al predominio'
Palermo, 20 dic. (Adnkronos) - (di Elvira Terranova) - Gli ex pentiti arrestati all'alba di oggi dalla Squadra mobile di Messina con l'accusa di avere ricostruito il clan mafioso hanno "esercitato un potere nefasto" e una "consistente soggezione". E' quanto scrive il gip del Tribunale di Messina che ha firmato le 14 misure cautelari tra cui i 5 ex collaboratori di giustizia finiti in carcere. Si tratta degli ex pentiti Nicola Galletta, Pasquale Pietropaolo, Salvatore Bonaffini, Gaetano Barbera. In cella anche Cosimo Maceli, factotum di Galletta e Vincenzo Barbera, fratello di Gaetano. "Le manifestazioni criminali della consorteria, emerse in modo inequivoco nella trattazione dei singoli episodi, l'aspirazione al predominio e il desiderio di realizzare il pieno controllo del territorio, che hanno rappresentato il comune denominatore sotteso alle azioni criminali, appaiono di estrema gravità e chiaramente rivelatrici di spiccata pericolosità sociale", scrive il gip nell'ordinanza. "Ciò considerato in ordine alla pervasività del sodalizio - dice il magistrato - L'esperienza giudiziaria insegna che il vincolo associativo di tipo mafioso si instaura sempre nella prospettiva di una permanenza a tempo indeterminato, sino a quando non si verifichino eventi concreti che ne determino lo scioglimento o che inducano il singolo alla dismissione del proprio ruolo associativo".