Mafia: boss Graviano accusa ancora Berlusconi 'Non ha rispettato patti con noi'/Adnkronos (4)
(Adnkronos) - E ancora, glissa su una frase emersa da una delle tante intercettazioni in carcere a Terni. Il pm gli legge la frase "Avevamo il Paese nelle mani" ma oggi Graviano dice di non ricordare a cosa si riferisse, "forse ad un processo". E ribadisce con forza: "Io non sono uno che manda messaggi". Ma il pm non ci sta e gli dice: "Ma come? Noi abbiamo analizzato una conversazione in cui lei manda messaggi attraverso Adinolfi. Lei sta chiedendo ad Adinolfi di mandare un messaggio, di rispettare i patti nei confronti di chi non aveva tenuto fede agli accordi". E lui: "Che c'entra, quelli erano i patti che non erano stati impegnati con mio nonno".E poi annuncia ancora: "Qquando mi interrogherete in altre occasioni dirò altre cose". Ma cosa? Ribadisce anche, come già detto nella scorsa udienza, che esisteva una "scrittura privata" che avrebbe provato quegli affari tra Berlusconi con il nonno materno. Poi, spiega ancora che il nonno avrebbe "investito 20 miliardi di vecchie lire" con "un gruppo imprenditoriale di Milano" che avrebbe fatto capo proprio a Berlusconi.