Coronavirus: Zaia, 'il virus non è arrivato in Veneto ma in Europa' (2)
(Adnkronos) - “Il vero problema – sottolinea il Presidente – è impedire che i nostri competitors internazionali si gettino come avvoltoi su una bestia ferita come ora può apparire a qualcuno l'economia veneta. Basta vedere cosa sta avvenendo con il turismo, la nostra prima industria con 18 miliardi di euro di fatturato, e la campagna di discredito ai confini della diffamazione sul piano internazionale”. “Come abbiamo già chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri in più occasioni – conclude - sono indispensabili più fondi a sostegno delle imprese. Non soltanto: è indispensabile anche una campagna forte e penetrante di promozione internazionale dei nostri territori e di riqualificazione dell'immagine paradossale di quella che oggi viene fatta passare per una regione quasi appestata. Chiediamo misure straordinarie con rapidità e spero che il Consiglio dei Ministri se ne occupi già in questa settimana. Trovo, infatti, allucinante che ci siano paesi europei che mettono in quarantena i Veneti, i Lombardi e gli Emiliano-Romagnoli, quando non hanno regole sanitarie chiare neppure per i loro stessi cittadini. Questo nel momento in cui tutti siamo giustamente preoccupati perché consapevoli che ci troviamo di fronte ad un virus che dalla Cina è arrivato definitivamente non nel Veneto, non nel Nord Italia, non Italia, ma in Europa”.