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Foibe: Menia, nel decennale 'Giorno Ricordo' una fiammella a ogni finestra

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Roma, 7 feb. - (Adnkronos) - "Nel decennale del Giorno del Ricordo, mettiamo una una fiammella accesa a ogni finestra. Per non dimenticare, e continuare a costruire identità". E' la proposta che attraverso l'Adnkronos lancia Roberto Menia, triestino, ex sottosegretario all'Ambiente e 'padre' della legge che istituisce il 'Giorno del ricordo', il 10 febbraio di ogni anno, per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. "Siamo nel decennale dell'istituzione del Giorno del Ricordo, la legge n. 92 del 30 marzo 2004 -ricorda Menia, oggi reggente di Fli e promotore della Costituente nazionale della Destra- e' la legge che porta il mio nome ma soprattutto e' importante perche' ha un grande significato morale e nazionale: e' stato un modo per riconciliare l'identita' nazionale con un pezzo di storia che era stato letteralmente cancellato". "Dieci anni dopo -prosegue Menia- il bilancio è positivo: il fatto che ogni anno se ne parli nelle scuole e che quei capitoli 'sbianchettati' da una storiografia di parte siano studiati in aula e siano entrati finalmente nei libri di storia, e' una conquista di civilta'. Che prosegue in tante iniziative, e parla con i libri ma anche con il teatro come nel caso di 'Magazzino 18', lo spettacolo di Simone Cristicchi". "In questo tempo -rimarca l'ex parlamentare finiano- siamo riusciti ad abbattere tanti muri di ipocrisie e di colpevole silenzio sulla tragedia delle foibe. Ci sono tanti italiani che ancora non sanno cio' che avvenne durante l'esodo giuliano-dalmata e le vicende del confine orientale negli anni 1943-1950, ma i giovani oggi conoscono la verita'. E' cresciuta la consapevolezza di quei fatti di sangue al confine orientale, c'è un altro racconto...". (segue)

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