Crisi: Cida, la cultura manageriale per il rilancio del Paese
Firenze, 10 feb. - (Adnkronos) - "L'Italia deve uscire dalla crisi. Per fare questo è necessario che la classe politica pensi al bene del Paese e non solo al proprio partito o, peggio ancora, al tornaconto personale. Solo con questa premessa, la cultura manageriale potrà contribuire a ridare all'Italia il suo posto in Europa". Così Silvestre Bertolini, presidente Cida, nel corso dell'evento "La cultura manageriale per il rilancio del Paese" tenutosi oggi a Firenze. La crisi economica ha acuito il rischio di fare impresa e in un tessuto economico, dove operano circa 4 milioni di micro imprese a gestione familiare, il rilancio dell'Italia deve passare anche dalla valorizzazione della figura manageriale. Capacità organizzative, visione, abilità nella gestione: il manager è una risorsa per l'intero Paese, una risorsa che però va inserita sempre più nel tessuto sociale. Così come ha evidenziato la ricerca commissionata da Cida a Gfk presentata nel corso della giornata. Al convegno, moderato dal giornalista di "Repubblica", Eugenio Occorsio, sono intervenuti tra gli altri Gianfranco Polillo, consigliere economico del ministro Alfano, che ha ammesso i limiti dell'attuale classe politica e la necessità di attuare piani capaci di "giocare d'anticipo" per scongiurare altri "casi Elettrolux". Il deputato Pd Giampaolo Galli, parlando delle azioni messe in campo dal Governo Letta per favorire la crescita, ha riconosciuto la fondamentale importanza che la cultura manageriale ha per quelle imprese che si costituiscono in rete, che investono nella ricerca e che intendono investire all'estero. Walter Bucelli, coordinatore Cida Toscana, ha parlato della realtà manageriale che sconta una mancanza di internazionalizzazione e corre spesso il rischio di non avere una visione d'insieme.