Sicilia: ex deputata Adamo, subito legge per chiarire come spendere soldi pubblici (2)
(Adnkronos)- Giulia Adamo, visibilmente emozionata, ha poi spiegato: "La prima informaizone e che io non ho mai utilizzato la somma del 10 per cento che mi viene contestata. Non solo non ho utilizzato i rimborsi spesa del capogruppo del 10 per cento ma ho pure messo a disposizione del gruppo la mia macchina personale". E sui rendiconti: "Non solo il deputato non deve fare il rendiconto, ma il gruppo non ha nessun dovere a mantenerlo, non si capisce piu quando ce o meno il rendiconto. Sono finita su tutti i giornali dItalia per essere pignola per rendicontare". E sottolinea: "Le spese che ho autorizzato nei cinque anni ammontano a 5.480 euro, spese di rappresentanza. Se la notizia esce come spese per borse di lusso e cravatte, o gioielli, e chiaro che si crea quella confusione mediatica, quella ondata di fango che non meritiamo. E sul regalo acquistato in una famosa gioielleria di Catania costato 1.690 euro, Giulia Admao spiega: "E' stata una scelta di rappresentanza. Un collega lo scelse a Catania per un regalo di nozze. E' stato un regalo del gruppo parlamentare, poi ce anche un mio assegno personale perche' fui invitata al matrimonio. Il gruppo ritenne di fare una gratifica a un impiegato che si sposava, parliamo di mille euro...". E sul viaggio a Bruxelles, con il deputato Toni Scilla, Adamo spiega: "Sono state scritte falsita e' anche volgarita0 su questo viaggio. Noi facemmo una battaglia per lagricoltura, quella per ottenere un rimborso per la peronospera per la Sicilia. Il governo Prodi mando alla Sicilia 50 mln euro. Ma l'allora assessore, che oggi siede a Bruxelles, e il suo staff tecnico, decisero che i fondi non si potevano utilizzare. Cadde il governo e i soldi si persero. Cosi' decidemmo di andare all'Ue". Infine, ha voluto chiarire che lo staff del Comune presente alla conferenza stampa "e' voluto venire per i fatti suoi, li ho trovati tutti qui e li ringrazio ma oggi si sono presi tutti un giorno di ferie, non vorrei che domani sui giornali ci fosse scritto: "tutti a Palermo a spese del Comune"".