Sanita': a Firenze intervento per rimuovere malformazione cerebrale
Firenze, 20 feb. - (Adnkronos) - Eseguito un intervento chirurgico per rimuovere una malformazione cerebrale. E' stato il primo del suo genere in Italia, il terzo nel mondo. Martedì scorso all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze il team diretto dal dottor Lorenzo Genitori, responsabile della neurochirurgia dell'ospedale, ha eseguito con successo un intervento chirurgico su una bambina per rimuovere una grave malformazione vascolare dal tronco dell'encefalo utilizzando un approccio endoscopico assolutamente innovativo che ha consentito un recupero completo della paziente. L'area sede della malformazione cavernomatosa, la regione pontina del tronco dell'encefalo, è stata raggiunta attraverso un approccio endoscopico trans naso sfenoidale e transclivale con un primo intervento. Questo ha permesso di raggiungere la sede della malformazione, che si era lesionata sanguinando e provocando danni neurologici, e di "svuotarla" del sangue. Fatto questo, due giorni fa è stato eseguito un secondo intervento, con il medesimo approccio e utilizzando una moderna tecnologia HD, grazie al quale si è potuto procedere alla rimozione della malformazione, recuperando completamente tutti i deficit che aveva causato. In Italia un'operazione del genere - spiega una nota del Meyer - non era mai stata eseguita, almeno in età pediatrica. La malformazione non era affiorante all'esterno del tronco e dunque non era raggiungibile con l'approccio chirurgico standard. La lesione era inoltre localizzata in un distretto del cervello, la parte anteriore del ponte del tronco dell'encefalo, che è una vera e propria "centralina di comando" di tutte le nostre attività motorie e sensitive e dunque una zona delicatissima da raggiungere. Per questo l'approccio endoscopico trans naso sfenoidale si è rivelato fondamentale: ha consentito ai chirurghi di arrivare alla malformazione, senza danneggiare le zone circostanti, attraverso un primo passaggio dal naso allo sfenoide e da questo al clivus fino a raggiungere il "ponte", la zona del tronco encefalico interessata dalla malformazione. (segue)