Roma, 19 giu. (AdnKronos) - I volti ripresi dalle telecamere di videosorveglianza non erano quelli conosciuti ed è per questo che gli agenti della Digos hanno iniziato una indagine vecchia maniera, partendo dai nomi a loro noti e scandagliando i relativi profili social a caccia di tracce che potessero riportarli, la sera del 16 giugno, proprio a Trastevere e ai ragazzi del Cinema America. Individuato uno degli autori, si è poi ricostruito il gruppo con match ininterrotti tra le foto di Facebook e i frame delle riprese della videosorveglianza che inizialmente sembravano non dare i risultati sperati. Il più grande dei quattro, S.B., 37enne parrucchiere in zona Casalotti, la sera dell'aggressione era a Trastevere per festeggiare il suo addio al celibato. Eppure sarebbe lui, secondo le indagini, il fomentatore della violenza. M.C., 23enne militante del Blocco Studentesco già noto per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale, avrebbe sferrato la testata al giovane David Habib. M.V., suo coetaneo e anche lui con numerosi precedenti e sottoposto a Daspo, avrebbe invece colpito con una bottigliata Valerio Colantoni. Tra i 4, che, a quanto si apprende dagli investigatori sarebbero tutti di Blocco Studentesco e CasaPound, A.M, 23enne già noto per lesioni e violenza privata.Le perquisizioni realizzate dalla Digos nelle loro abitazioni hanno consentito di trovare gli indumenti utilizzati durante la notte del 16 giugno e una serie di segni distintivi, emblematici dell’appartenenza dei soggetti agli ambienti della destra. Sequestrati anche i cellulari per esaminare tutte le conversazioni, contemporanee e successive all'aggressione, mentre si continua a indagare a caccia degli altri responsabili.