Roma, 9 gen. - (Adnkronos) - "In merito alle notizie di stampa relative all'inchiesta sulle attività del commercialista Paolo Oliverio, appare necessario rivelare che sono privi di ogni fondamento i presunti collegamenti tra le ipotizzate attività illecite dell'indagato e l'operato di Padre Renato Salvatore, Superiore generale dell'Ordine dei Religiosi Camilliani". Lo sottolineano in una nota l'avvocato Massimiliano D. Parla e l'avvocato Annarita Colaiuda, legali di Padre Renato Salvatore precisando "la volontà di Padre Renato Salvatore di collaborare con quanti stanno conducendo le indagini, nella certezza di poter dimostrare quanto prima l'assoluta estraneità alle accuse a lui ascritte". "È dunque del tutto pretestuoso l'accostamento della figura di Padre Renato Salvatore all'intreccio di relazioni con personaggi della politica, della criminalità, della finanza, dello spettacolo che secondo le notizie di stampa lo stesso Paolo Oliviero avrebbe intessuto nel tempo", spiegano i legali. "Nello specifico - aggiungono - occorre precisare che mai Padre Renato Salvatore è stato nella consapevolezza del contenuto dei documenti sequestrati presso il suo domicilio, ricondotti ora all'inchiesta sulla cosiddetta Loggia P3, ed è indispensabile ricondurre gli avvenimenti, solo parzialmente ricostruiti dalle cronache giudiziarie, al rapporto fiduciario coltivato da Paolo Oliverio con l'Ordine dei Religiosi Camilliani, del quale Padre Renato Salvatore è superiore generale, e ancora di più con la Provincia sicula-napoletana. Enti giuridicamente distinti come distinte sono le responsabilità e i compiti". (segue)



