Roma, 10 gen. (Adnkronos) - Le sacre pietre della Tomba dei Plautii contro il cemento profano che dovrebbe servire a contenere le piene del fiume Aniene. A Tivoli domani si manifesta per difendere le prime e tutta l'area archeologica circostante (dove si trovano i celebri siti Unesco, Villa Adriana e Villa d'Este), oscurata da quello che il movimento civico 'Viva Tivoli' definisce il 'muro della vergogna'. "Ponte Lucano e il Sepolcro dei Plauzi, cui si ispira lo stemma cittadino sono, da quasi dieci anni, nascosti alla vista da un orribile muro di cemento armato alto oltre due metri -afferma in una nota il coordinatore del movimento, Urbano Barberini- e tutta la zona circostante il complesso versa in un degrado indescrivibile". Con la manifestazione di domani 'Via il muro della vergogna', alle 14.30 a Ponte Lucano, il movimento chiede l'abbattimento del muro e che, soprattutto, sia dato seguito al protocollo di intesa firmato il 27 settembre 2005 (dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Direzione Regionale per i Beni Paesaggistici e Architettonici del Lazio, dalle Soprintendenze per i Beni Architettonici ed Archeologici del Lazio, dall'Agenzia Regionale di Difesa del Suolo e dal Comune di Tivoli) nel quale si prevedono interventi integrativi per la difesa idraulica e la migliore fruizione dell'area archeologica di Ponte Lucano. "Un protocollo -sostiene ancora Barberini- finora completamente ignorato" Il muro, aggiunge, "eretto dall'Ardis per proteggere la zona dalle esondazioni dell'Aniene, ottiene da allora risultati opposti: ad ogni piena lascia il Sepolcro preda della corrente del fiume e ad ogni temporale causa l'allagamento della via Maremmana. Per ovviare al secondo inconveniente sono state installate due pompe idrovore i cui grandi tubi di scarico, a vista, scavalcano il muro di cemento. Un vero pasticcio estetico e idraulico al quale si aggiunge un'orribile tettoia di plastica. Questo crimine culturale ed economico perpetuato nei confronti non solo di Tivoli, ma dell'Italia e del patrimonio artistico mondiale, non è più tollerabile".