Reggio Emilia, 4 mar. - (Adnkronos) - La fine del matrimonio si e' trasformato in un vero e proprio incubo per un 41enne, dedito all'alcool e con il vizio del gioco. Non riuscendo a rassegnarsi alla decisione della sua ex moglie, 36 anni, nel 2012 ha iniziato a perseguitarla con svariate telefonate, innumerevoli sms, gravi minacce, costanti pedinamenti e appostamenti, che hanno creato nella donna un grave stato d'ansia e di paura. Per questo motivo, la Procura reggiana aveva richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia l'applicazione, nei confronti dello stalker, della misura cautelare del divieto di avvicinamento all'abitazione della ex moglie, prescrivendogli di mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi da lei frequentati. A seguito del provvedimento, eseguito nel novembre dello scorso anno dai Carabinieri di Casina, l'ex marito rancoroso ha pianificato un'assurda vendetta ai danni della donna. Cercando di farla sentire in colpa, con la complicita' di un amico, le ha fatto credere di essere morto, per poi "resuscitare" sabato pomeriggio sotto casa della ex, suonando di continuo al citofono, minacciandola. L'allarme, lanciato dalla donna ai Carabinieri di Casina, ha fatto scattare l'intervento dei militari che hanno arrestato l'uomo, sorpreso in flagranza di reato. Non contento, in caserma, lo stalker e' stato bloccato dai carabinieri perche', alla vista della ex moglie, ha cercato di aggredirla nuovamente. Guai anche per l'amico di Casina, denunciato per favoreggiamento.