Roma, 4 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "Nella nostra vetrina, da stamattina sono esposti i tre abiti che abbiamo realizzato per il prossimo Papa nelle tre taglie piccola, media e grande, sperando che almeno uno vada bene. Sono assolutamente in linea con quanto deve essere portato da un Papa, non ci permetteremmo mai di fare modifiche o cambiamenti". Cosi' Lorenzo Gammarelli, esponente della sesta generazione della famiglia della storica sartoria ecclesiastica 'Annibale Gammarelli', di via Santa Chiara 34, a Roma, nel Palazzo della Pontificia Accademia Ecclesiastica, spiega, a Labitalia, come la 'tradizione' sia la linea guida dell'operato della sartoria che ha realizzato il primo vestito ufficiale del nuovo Papa. Il Pontefice lo indossera' in occasione della prima uscita pubblica e cioe' la benedizione dal balcone di San Pietro. L'abito, composto da veste talare bianca di lana, una mozzetta (mantellina, ndr) rossa di velluto con bordatura di pelliccia bianca, una fascia a cui si accompagnano lo zucchetto bianco tipico del Santo Padre e le scarpe rosse, e' esposto appunto in tre taglie da questa mattina nella vetrina del negozio Gammarelli, fondato nel 1789. E se nessuna delle tre misure realizzate calzasse a pennello sul nuovo Papa? "Non credo -ironizza Gammarelli- che il Papa verra' da noi, e se dovessero andare particolarmente male non credo che neanche noi andremo dal Papa. Solitamente gli abiti vanno abbastanza bene, ma se saranno necessari aggiustamenti dell'ultimo momento -conclude- ci dovranno pensare in Vaticano perche' noi non possiamo entrare in Conclave".