Mafia: Nando Dalla Chiesa, omicidio di mio padre aveva matrice politica

domenica 28 aprile 2013
Mafia: Nando Dalla Chiesa, omicidio di mio padre aveva matrice politica
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Palermo, 27 apr-. (Adnkronos) - "Il fatto che mio padre non si separasse mai da quella cartelletta, una specie di valigetta, e che adesso e' risultata vuota, e' indicativo del fatto che la matrice dell'omicidio fosse pu' politica, perche' mio padre stava facendo delle indagini molto pericolose per Cosa nostra". Nando Dalla Chiesa, in viaggio a Londra, commenta cosi' gli ultimi sviluppi dell'indagine coordinata dalla Dda di Palermo e aperta dopo un esposto anonimo arrivato in procura lo scorso autunno in cui si parlava proprio della valigetta del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso insieme alla moglie e a un agente di scorta in via Isidoro Carini a Palermo il 3 settembre 1982. "E' un giallo infinito - spiega ancora Dalla Chiesa - uno dei tanti misteri italiani. E' un fatto importante l'avere trovato quella cartelletta di pelle vuota". E ricorda anche la vicenda della cassaforte di Villa Pajno, la residenza del Prefetto Dalla Chiesa. All'indomani del suo omicidio i familiari cercarono la chiave della cassaforte ma non la trovarono. "LA chiave - ricorda oggi il figlio Nando - ricomparve solo qualche giorno dopo in un cassetto, ma dentro la cassaforte non c'era niente. Solo una scatola vuota". Nelle scorse settimane i magistrati di Palermo che indagano sulla valigetta, il Procuratore aggiunto Vittorio Teresi, e in pm Antonino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, hanno anche ascoltato Nando Dalla Chiesa: "Volevano accertare se davvero mio padre avese queste abitudine di tenere con se questa cartella di pelle - spiega - e io l'ho confermato". (segue)