Catania, 30 gen. - (Adnkronos) - "A Catania c'e' sempre fame di alloggi di edilizia pubblica: ne servirebbero almeno 5000. Un fabbisogno che aumenta con l'aumento degli sfratti per morosita', arrivati al 92 per cento e con l'affacciarsi di nuove categorie sociali sulla soglia della poverta"'. Lo ha detto Carlo D'Alessandro, segretario provinciale Sicet che ha presentato una puntuale relazione alla presenza di Guido Piran, segretario generale nazionale Sicet e di Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania. "Il Comune di Catania- ha aggiunto- ha poche risorse e poche soluzioni per i nuclei familiari indigenti. Ci sono liste interminabili di sfrattati bisognosi che partecipano ai bandi e aspettano da anni per vedersi assegnato un alloggio. E i finanziamenti pubblici per l'edilizia residenziale non arrivano mai". "A Catania - ha evidenziato- ci sono 2800 alloggi occupati abusivamente, 800 di proprieta' del Comune e 2000 dell'Iacp. La questione delle occupazioni abusive e' una guerra tra poveri". "Le istituzioni - ha concluso- si impegnino a promuovere un tavolo concertativo tra pubblica amministrazione, sindacato, istituti di credito e imprenditoria privata per soddisfare la crescente richiesta di alloggi a canone convenzionato. Non e' stato ancora avviato il 'social housing' e il piano citta', programmi che permetterebbero di recuperare interi quartieri e dare risposte concrete".