Fonsai: compagna Ligresti, chiesi aiuto a Cancellieri per liberare Giulia

domenica 3 novembre 2013
Fonsai: compagna Ligresti, chiesi aiuto a Cancellieri per liberare Giulia
2' di lettura

Milano, 1 nov. (Adnkronos) - "Annamaria Cancellieri è persona che conosco come assolutamente corretta e pulita, che non farebbe mai nulla controcorrente o, meglio, contrario ai suoi doveri istituzionali". E' una difesa a tutto campo quella di Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, nei confronti dell'amica di lunga data, Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia. Nel verbale in possesso dell'Adnkronos, la Fragni, ascoltata come persona informata dei fatti, ricostruisce la telefonata "molto affettuosa" intercorsa con il Guardasigilli il giorno degli arresti della famiglia Ligresti (17 luglio scorso, ndr), in cui la Cancellieri "ha solo detto che ci era molto vicina; insomma non ha fatto altro che ricordare il nostro rapporto che durava da tempo", spiega il 20 agosto scorso davanti al magistrato di Torino Marco Gianoglio. "Il senso della sua chiamata era una umana manifestazione di affetto e proprio in ragione di ciò volevo valutare la possibilità di chiedere un suo intervento, pur sempre in ambito di correttezza su ciò che era possibile fare, valutando le condizioni di Giulia Maria", che detenuta a Vercelli rifiutava il cibo da giorni. Una richiesta di aiuto, dopo alcuni tentativi senza esito, che avviene attraverso Antonino Ligresti, fratello di Salvatore, "perchè anche lui ha rapporti diretti con Annamaria Cancellieri, in ragione della loro pluriennale conoscenza e frequentazione (ovviamente gli ultimi periodi coincidenti con gli impegni istituzionali hanno diramato la frequentazione, ma non la natura del rapporto)", evidenzia. "Non mi aspettavo un'iniziativa particolare da parte del Ministro, anche perchè lei nel corso di quella telefonata del 17 luglio scorso era stata chiara per quanto mi riguarda, nel senso che lei stessa non sapeva bene che cosa avrebbe potuto fare", conclude.