Napoli, 30 mag. (Adnkronos) - Beni per 45 milioni di euro sono stati confiscati dalla divisione anticrimine della Questura di Napoli-sezione antimafia-settore misure di prevenzione patrimoniali a Raffaele Petrone di 69 anni. La confisca e' stata disposta dal tribunale di Napoli-sezione per l'applicazione delle misure di prevenzione. Petrone viene considerato un "soggetto di elevata pericolosita' sociale, gravate da plurimi precedenti di polizia per associazione mafiosa, associazione per delinquere semplice finalizzata al falso e alla truffa, estorsione, rapina, contrabbando, incendio, furto, appropriazione indebita e reati contro la pubblica amministrazione". Attualmente Petrone si trova agli arresti domiciliari. L'uomo il 22 aprile del 2010 e' stato condannato dal Tribunale di Napoli a nove anni di carcere per associazione mafiosa per avere fatto parte del clan capeggiato da Giovanni Alfano, attivo al Vomero. Clan poi capeggiato da Antonio Caiazzo, Luigi Cimmino, Giovanni Totaro e Maurizio Brandi. I beni confiscati consistono in 27 auto tra cui una Ferrari 360 Modena. Confiscati anche 36 appartamenti, alcuni dei quali anche d'epoca situati nel quartiere residenziale del Vomero ma anche a Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Anche quattro ville e un terreno situati a Giugliano nel napoletano e altri sette terreni situati a Napoli sono stati confiscati. Tra i beni sottoposti a confisca anche un negozio situato a Roma in via della Magliana, una societa' specializzata nel noleggio di apparecchi da gioco, una societa' attiva nel settore della ristorazione, una nel settore immobiliare e un'altra societa' specializzata nel noleggio di apparecchi da gioco situata in via della Magliana a Roma. Confiscati inoltre 19 rapporti bancari e due ditte.