Roma, 19 dic. (Adnkronos) - "Negli ultimi 3 mesi di vita aveva perso 40 chili e si muoveva ormai solo con la sedia a rotelle. Alfredo Liotta, detenuto del carcere di Cavadonna a Siracusa, è morto a luglio dentro la sua cella, nell'indifferenza generale. Non era nel suo letto, nè in una stanza d'ospedale". Lo denuncia oggi l'associazione Antigone, in occasione della presentazione del X rapporto sulle condizioni di detenzione "L'Europa ci guarda". "Un caso passato completamente sotto silenzio" commenta l'associazione, a cui la moglie e la sorella di Liotta si erano rivolte nel marzo scorso. Attraverso il suo Difensore Civico, Antigone ha presentato a luglio un esposto supportato da una relazione medica e una relazione sulle condizioni psichiche di Liotta, chiedendo alla Procura di Siracusa di proseguire le indagini sulla morte del quarantunenne. Sul caso la procura di Siracusa ha aperto un fascicolo, disponendo una nuova perizia che prenderà avvio a gennaio 2014. Secondo l'esposto presentato da Antigone, "Alfredo Liotta aveva seri disturbi psichiatrici mai neanche valutati dal personale medico competente e non risulta che avesse mai intrapreso uno sciopero della fame". "Anche quando era ormai in condizioni di salute gravissime (aveva perso 40 chili negli ultimi 3 mesi) il personale medico ha proseguito in un atteggiamento di totale noncuranza" fa sapere l'associazione. "La morte di Liotta fa emeregere per l'ennesima volta la totale assenza di un medico di fiducia in carcere" conclude Simona Filippi di Antigone.