Roma, 6 ott. (Adnkronos) - "Un atto riparatorio e tardivo della giustizia italiana, una vittoria postuma del movimento dei briganti meridionali". L'attore Ulderico Pesce, direttore del Centro Mediterraneo delle Arti e impegnato da anni in battaglie meridionaliste, commenta cosi' la sentenza del tribunale di Lamezia Terme, per la quale il museo 'Cesare Lombroso' di Torino dovra' restituire il cranio del brigante calabrese Giuseppe Villella, su cui nel 1871 Lombroso asseri' di aver rintracciato la fossetta occipitale mediana (a dimostrazione della teoria della delinquenza atavica), al comune di Motta S. Lucia, in provincia di Catanzaro. "Ora -spiega Pesce all'Adnkronos- chiedo la restituzione dei resti di Carmine Crocco, il brigante di Rionero e di Eustachio Paolo Chita, detto Chitaridd, il brigante di Matera, ancora esposti nel museo Lombroso. Ma chiediamo anche, a gran voce, la sepoltura di Andrew Leonard, il soldato inglese che combatteva nell'esercito anglo-napoletano contro le truppe napoleoniche, morto a Maida in Calabria il 4 luglio 1806". (segue)