Roma: getto' il figlio nel Tevere, per perito capace di intendere e di volere

domenica 10 giugno 2012
Roma: getto' il figlio nel Tevere, per perito capace di intendere e di volere
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Roma, 7 giu. -(Adnkronos) - Quando il 4 febbraio scorso getto' nel Tevere il figlio Claudio di 16 mesi Patrizio Franceschelli era pienamente capace di intendere e di volere e puo' anche stare utilmente in giudizio. E' quanto stabilito da una perizia disposta dal gip di Roma Riccardo Amoroso, nell'ambito dell'incidente probatorio svoltosi oggi. Quest'atto istruttorio prelude ora alla chiusura dell'indagine sulla vicenda e una richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero. Franceschelli getto' il bambino nel Tevere dopo aver avuto una violenta discussione con la sua compagna. L'uomo lo strappo dalle braccia della nonna, usci' di casa e raggiunto il ponte Mazzini lancio' il bambino nel fiume. Il corpo fu ritrovato il 29 marzo scorso nei pressi di Fiumicino a pochi centinaia di metri dalla foce del Tevere.