Citta' del Vaticano, 11 set. - (Adnkronos) - Sabato prossimo ricorre il 19esimo anniversario della morte di don Pino Puglisi, il sacerdote impegnato nel quartiere Brancaccio di Palermo in attivita' sociali di sostegno e aiuto ai giovani che venivano giudicate come 'pericolose' dalla mafia. Il 15 settembre del 1993 il sacerdote fu ucciso con un colpo alla nuca sotto casa. Per don Puglisi - morto a 56 anni (era nato il 15 settembre del 1937) dopo una vita trascorsa al servizio della Chiesa - lo scorso 28 giugno Benedetto XVI ha dato la propria autorizzazione alla beatificazione. Nato nel 1937, Pino Puglisi segue il tradizionale cursus honorum dei preti palermitani, dal seminario ai primi incarichi. Dal 1962 e' confessore delle suore basiliane Figlie di Santa Macrina nell'omonimo istituto. In quel periodo inizia ad insegnare: al professionale Einaudi alla media Archimede, alla media di Villafrati e alla sezione staccata di Godrano, al magistrale Santa Macrina e infine al liceo classico Vittorio Emanuele II. Nel 1967 e' nominato cappellano presso l'istituto per orfani "Roosevelt" all'Addaura e vicario presso la parrocchia Maria Santissima Assunta a Valdesi. Nel 1969 e' nominato vicerettore del seminario arcivescovile minore. Nel settembre di quell'anno partecipa a una missione nel paese di Montevago, colpito dal terremoto. Sin da questi primi anni segue in particolare modo i giovani e si interessa delle problematiche sociali dei quartieri piu' emarginati della citta'. Segue con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffonde subito i documenti tra i fedeli, con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell'ecumenismo e delle chiese locali. Il primo ottobre 1970 Puglisi viene nominato parroco di Godrano, un piccolo paese in provincia di Palermo - segnato da una sanguinosa faida - dove rimane fino al 31 luglio 1978, riuscendo a riconciliare le famiglie dilaniate dalla violenza con la forza del perdono. (Segue)