Venezia, 26 nov. (Adnkronos) - "E' inevitabile che il Palais Lumie're, un'opera cosi' importante anche dal punto di vista dimensionale, susciti forti discussioni e alimenti animati dibattiti. Il confronto di idee, quando e' aperto e privo di pregiudizi, e' un elemento essenziale. Nel caso dell'intervento dell'architetto Paolo Portoghesi, ripreso da piu' organi di stampa nei giorni scorsi, mi pare, invece, che queste condizioni non ricorrano. Parlare di monumento alla finanza speculativa, vuol dire deliberatamente ignorare le motivazioni che hanno portato Cardin a concepire un'opera del genere e a immaginarla nel territorio veneziano". Cosi' Ugo Cavallin, presidente di Ance Venezia, interviene nel dibattito che riguarda la torre pensata da Pierre Cardin a Marghera. "Per quanto riguarda poi il giudizio sulla qualita' del progetto - continua Cavallin - e' naturale che le valutazioni possano essere molto diverse, soprattutto tra gli addetti ai lavori, progettisti e architetti. Lo dovrebbe ben sapere lo stesso Portoghesi, autore sul lungomare di Caorle del progetto del nuovo municipio e di un complesso residenziale commerciale che ha suscitato polemiche molto accese, anche tra i suoi colleghi, tanto che da piu' parti veniva bollato come ecomostro quello che l'autore definiva straordinario esempio di architettura. Ma concentrarsi solo sulla torre e sulle sue presunte carenze estetiche e' molto limitativo. I giudizi sull'originalita' e sulla qualita' estetica e architettonica dell'opera sono quanto mai personali e soggettivi. Occorre allora porre attenzione su altri aspetti che la polemica di Portoghesi non coglie appieno".(segue)