Roma, 21 set. (Adnkronos) - All'indomani della prova di medicina e chirurgia svoltasi con le graduatorie aggregate di Sassari e Cagliari, gli studenti sono stati costretti a sporgere esposti e denunce-querele per gravissime irregolarita' al fine di accertare una responsabilita' di natura anche penale. "La prova era prevista presso tutte le sedi delle universita' italiane alle ore 11.00 - Riferisce Michele Orezzi, coordinatore Nazionale dell'Udu - Tuttavia, la stessa si svolgeva dopo mezz'ora. Cio' ha rappresentato che la prova in Sardegna, e precisamente a Sassari, iniziasse mezz'ora dopo rispetto a tutte le altre, con possibilita' di fuga di notizie in quanto il test e' unico in tutte le sedi". Per il legale dell'Udu, l'Avvocato Michele Bonetti, "e' stata violata la par condicio concorsuale". Alcuni candidati potevano avvantaggiarsi di eventuali segnalazioni pervenute a mezzo e-mail, telefonicamente o per altre vie. Proprio per questo il Ministero istituisce e determina la contestualita' delle prove. A rendere piu' grave la situazione sono ulteriori segnalazioni che riferiscono a livello nazionale l'utilizzo di strumentazione elettronica (cellulari, iphone etc.) durante le prove a numero chiuso. "L'Udu denuncia tutto lo svolgimento della prova - dichiara Orezzi - dalla musica ad alto volume alle persone che si recavano in bagno. Bisogna far luce, soprattutto, su altre segnalazioni pervenuteci: diversi candidati erano segnalati all'ingresso con i nominativi evidenziati in verde ed i partecipanti stessi sono stati identificati carta d'identita' alla mano". (segue)