Mostre: al Mart di Trento 60 artisti 'Perduti nel paesaggio' (2)
(Adnkronos) - Vissuto e costruito, contemplato e utilizzato, il paesaggio è inseparabile dall'uomo. Infatti, nel percepire, conoscere e descrivere il paesaggio, l'uomo è al tempo stesso oggetto inscritto nella realtà e soggetto esterno e narrante. Un dualismo che si evidenza per esempio nelle fotografie di Bae Bien-U. In questo lavoro l'artista fotografa un pineto dal suo interno e il paesaggio raccontato non è solo un panorama, una vista, una veduta. Gli alberi folti sembra quasi che circondino e incombano sull'osservatore-artista, mentre in realtà è proprio lui a offrirci la sua autonoma e intima visione del bosco. O ancora un dualismo che mostra tutte le nostre contraddizioni: laddove la natura è ancora sublime, è l'uomo a infonderle il segno grave del cambiamento traumatico. Nelle immagini fotografiche di Richard Mosse è presente un forte contrasto tra l'immagine di un paesaggio irreale, dalle tinte fiabesche, e la violenta presenza delle truppe militati che trasfor ma completamente il significato dell'immagine. I colori squillanti, dovuti all'uso di una pellicola militare agli infrarossi, condizionano la percezione dell'immagine di questi meravigliosi luoghi fotografati nell'est del Congo, dove invece ha prevalso dolore e violenza. (segue)