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Chiesa: don Milani, ex Sant'Uffizio toglie condanna a libro del 1958 (3)

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(Adnkronos) - La notizia della "riabilitaione' del libro del 1958 e' considerata dalla Arcidiocesi di Firenze importante perche' toglie definitivamente qualche dubbio che poteva essere rimasto sulla figura di don Milani. "La valorizzazione della persona e dell'opera di don Milani e' iniziata nella Chiesa da tempo - ricorda il card. Betori - e un particolare ruolo lo ha svolto quella stessa 'Civilta' cattolica' da cui era uscita la voce piu' critica subito dopo la pubblicazione di 'Esperienze pastorali'. Infatti fu proprio un vicedirettore della stessa rivista dei gesuiti che in un convegno a Calenzano pronuncio' a proposito di 'Esperienze pastorali' l'elogio piu' alto che io abbia mai letto. Ugualmente, poco dopo, ci fu sempre su 'Civilta' cattolica' un articolo da parte di uno dei suoi scrittori piu' importanti, il padre Piersandro Vanzan, oggi defunto, che nel 2007 riabilitava la figura e l'opera di don Milani. Altro segnale importante, qualche mese fa, sull'Osservatore Romano e' apparso un articolo di grande evidenza nel quale si esaltava la figura di don Lorenzo Milani quasi a contraltare dell'articolo che invece nel 1958 metteva in guardia dalla lettura di Esperienze pastorali". Questa "riabilitazione" avra' un significato anche per il prossimo Convegno ecclesiale nazionale in programma proprio a Firenze nel 2015? "Direi di si' - risponde Betori - perche' gia' abbiamo vissuto nell'esperienza del Convegno di Verona nel 2005 una ricerca di figure significative del cattolicesimo italiano nelle varie regioni del nostro Paese per riproporle all'attenzione della Chiesa. Nel caso della Toscana fu Giorgio La Pira ad essere proposto come figura esemplare di cattolico italiano del secolo scorso. Credo che questa ricerca di testimonianze in qualche modo continuera". "Certamente il Convegno di Firenze che si va delineando non vuole essere un convegno di idee, ma di esperienze. In questo senso so che la presidenza del Comitato preparatorio intende valorizzare molto la storia fiorentina, anche quella recente e contemporanea. Peraltro l'attenzione all'esperienza viva della fede è una delle caratteristiche del magistero di Papa Francesco, la cui presenza al Convegno e a Firenze sarà senza dubbio il fattore ispiratore di tutto l'evento: la nostra città lo attende con affetto filiale", conclude il card. Betori.

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