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Mostre: a Milano debutta 'La Maison du Roi', un salto indietro di 2 secoli (2)

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(AdnKronos) - La mostra “La Maison du Roi 1690-1792” è anche l'occasione di cogliere il ruolo che ebbero le guardie del Re di Francia nel secolo dell'Assolutismo: infatti La Maison du Roi non solo era il corpo più prestigioso dell'esercito regio, una truppa d'elite temuta su tutti i campi di battaglia, superiore sia da un punto di vista strategico sia tattico, ma anche strumento privilegiato della gloria del re, partecipativo ai cerimoniali della vita a corte, e dunque fiore all'occhiello dell'immagine sfarzosa del potere che i Re di Francia volevano trasmettere al mondo esterno. Il punto focale della mostra è rappresentato dalla ricostruzione della celebre tenuta indossata dalle Gardes de la Manche, vale a dire quelle Guardie del Corpo della compagnia scozzese destinate ad affiancare il sovrano costantemente, ovunque andasse, fino a sfiorarne, appunto, la “manica”. Come per altre tenute de La Maison du Roi, si è partiti dall'esame minuzioso di una delle incisioni di Charles Eisen del Recueil pubblicato dalla vedova Chéreau nel 1757. Sulla base di questa stampa è stato minuziosamente ricostruito il disegno del cosiddetto Hoqueton o cotta d'arme, una sorta di sopravveste di seta bianca sfarzosamente ricamata d'oro, che le Gardes de la Manche indossavano per le cerimonie e in tutte le circostanze ufficiali. Lavoro non semplice, date le dimensioni piuttosto ridotte della stampa di Eisen: sono stati così disegnati tutti i vari pezzi che componevano la cotta, vale a dire il corpetto, le maniche e le falde, ricostruendone i vari elementi sulla base di immagini coeve tratte da varie fonti (stampe, arredi, stemmi araldici, elementi decorativi architettonici, motivi rococò), ricomponendone come in un gigantesco puzzle il disegno in scala.

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