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Letteratura: la maschera funebre di Dante esposta a Firenze (3)

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(Adnkronos) - Il cimelio, come racconta D'Ancona, venne ritrovato verso il 1830 da Lorenzo Bartolini a Ravenna e anche lo scultore pratese permise che se ne cavasse la forma in gesso, finché ne fece dono al pittore inglese e dantista Seymour Kirkup. Kirkup era uno di quelli che nel 1840 partecipò allo scoprimento del ritratto di Dante giovane nella cappella del Bargello, ma dopo la sua morte nacque un'accesa polemica che mise in dubbio questo suo merito. Fu D'Ancona a difendere pubblicamente la memoria e l'operato di Kirkup, gesto che gli valse in dono la maschera. Per molto si è pensato che la maschera di Dante conservata in Palazzo Vecchio fosse quella appartenuta al Barone Kirkup. Ma come spiegò lo storico presidente della Sdi, Francesco Mazzoni, in La Maschera di Dante non è così, perché "da molti decenni, per volontà del Consiglio Comunale di Firenze e del Consiglio Centrale della Società Dantesca Italiana, essa, con altri cimeli di provenienza D'Ancona, è collocata in deposito perpetuo nelle sale del Palagio dell'Arte della Lana". Va quindi da sé che la maschera in Palazzo Vecchio ne è una copia.

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