(Adnkronos) - "Questi ritrovamenti costituiscono -ha sottolineato ancora il curatore della mostra- la straordinaria testimonianza della profonda conoscenza, da parte degli etruschi, della mitologia greca". Il rammarico, per Godart, sta nel fatto che "qualora questo ipogeo fosse stato scavato dagli archeologi, avremmo potuto recuperare una massa infinita di informazioni che sono perse per sempre". Tra la Sala degli Scrigni, quella di Ercole e la Sala degli Ambasciatori, sono esposte in tutto 110 opere. L'itinerario procede dall'arte etrusca arcaica a quella greco romana, dal Duecento al Settecento. Tra i beni in mostra, ha ricordato Godart, ci sono "alcuni vasi attici con figure nere della fine del sesto secolo, una bellissima testa di leone, proveniente da Vulci, del VI secolo avanti Cristo, una Madonna in trono del Trecento, Santa Caterina e San Domenico da Tolosa del Quattrocento". "La rilevanza dei capolavori esposti, la storia dell'illecita sottrazione e del conseguente recupero -ha detto il generale Mariano Mossa, a capo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale- ci permettono di comprendere come il nostro patrimonio culturale, nonostante i numerosi successi, sia ancora aggredito. Il giro d'affari cui dà vita il commercio illecito di beni culturali è il quarto al mondo: viene dopo il commercio illecito di armi, di droga e di prodotti finanziari. Spesso coinvolge organizzazioni a livello internazionale. Le opere esposte rappresentano una sintesi dell'attività condotta negli ultimi anni". Le opere, dunque, vengono ospitate al Quirinale, 'la casa degli italiani'. "Nel primo settennato del Presidente Napolitano -ha spiegato Maurizio Caprara, consigliere per la stampa e la comunicazione del Quirinale- il Palazzo è stato visitato da oltre un milione di cittadini, di cui 536mila venuti per ammirare le mostre".




