(Adnkronos) - "Ogni anno un'esperienza unica, sublime. Quest'anno all'apertura della manifestazione con l"Agamennone' di Eschilo non c'era soltanto un pubblico colto, ma molti giovani incantati nell'ascoltare quelle voci, quelle musiche, soprattutto quel silenzio di oltre ottomila spettatori -ricorda ancora- L'eterno fascino della bellezza, apprezzata, condivisa, partecipata. Fu proprio questa la grande intuizione di mio nonno. Rappresentare le tragedia antiche oggi con le stesse emozioni, le stesse suggestioni che proprio in quel teatro le opere di Eschilo suscitavano quasi duemila e cinquecento anni fa". Federico Gargallo sottolinea poi con apprezzamento il grande lavoro svolto dall'attuale commissario straordinario della Fondazione Inda, Alessandro Giacchetti e dal giovane sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo con i quali la famiglia Gargallo continua ad avere rapporti di profonda collaborazione. "Del resto -ricorda ancora il giovane storico- il Teatro Greco è appartenuto 'fisicamente' alla mia famiglia, era di proprietà dei Gargallo. Fino al 1700 era diventato una cava di pietra. Furono un altro mio antenato, anche lui un Tommaso, e il conte Cesare Gaetani che compresero che quello spazio andava salvaguardato, protetto, rilanciato, non distrutto. 'Un teatro -come scrisse mio nonno nella prefazione al suo libro 'Per il Teatro Greco'- il più antico e massimo che sia in Italia e dell'arte drammatica, di cui volli il risveglio, amato dai siracusani, anche un secolo addietro, per le glorie della loro città'".