Roma, 19 mar. (Adnkronos) - La Fondazione Querini Stampalia di Venezia, da sabato prossimo al 12 maggio, fa rivivere il tempo in cui la Serenissima era 'regina dei mari' con la mostra 'Navi, squeri, traghetti da Jacopo de' Barbari', realizzata grazie alla collaborazione e al sostegno di Societa' Duri i Banchi di Venezia. Una mostra che conduce lo spettatore dentro il brulichio di attivita' del porto e dei cantieri nautici, gli squeri appunto. Nell'epoca d'oro dell'antica Repubblica gli squeri erano numerosi, concentrati specialmente nel sestiere di Castello. Nascevano li' le imbarcazioni adatte ai fondali bassi della laguna: gondole, sandali, burci. I vascelli progettati per il mare aperto, dalle navi da carico alle galere da guerra che le scortavano, prendevano invece forma all'Arsenale. Quest'ultimo campeggia nella celeberrima veduta di Venezia a volo d'uccello del de' Barbari, di cui la Fondazione possiede uno dei primi esemplari. La pianta lo disegna com'era nell'anno 1500 con le tese, i bacini, le torri e le mura che ancora in parte lo cingono. Proteggevano la flotta e i segreti dell'organizzazione formidabile del cantiere di Stato, che fu la fabbrica piu' imponente dell'Europa medioevale. (segue)